Il sesso femminile e la fibrillazione atriale
Aggiornamento: 21 giu
DOPO UN ALNALISI di 4 milioni di persone
Uno studio internazionale condotto dalle università di Oxford, Sydney, Toronto e Boston e pubblicato sul British Medical Journal, ha rivelato che la fibrillazione atriale colpisce più il genere femminile ed è molto più pericolosa per le donne che per gli uomini. Per dimostrarlo hanno analizzato trenta studi, condotti su più di quattro milioni di persone, e hanno messo in relazione la presenza di questo problema con tutte le cause di mortalità: cardiovascolare, #ictus, infarti non mortali e scompenso cardiaco. Secondo i dati riscontrati, la fibrillazione atriale è associata a un rischio relativo di mortalità globale del 12 per cento in più nelle donne rispetto agli uomini. In particolare predispone in maniera importante a ictus, eventi cardiaci mortali e scompenso cardiaco.
Quando parliamo di #fibrillazione atriale?
La fibrillazione atriale è un disturbo del ritmo cardiaco molto diffuso. In pratica gli atri (due delle quattro cavità cardiache) non si contraggono in sintonia con i ventricoli: il risultato è che nelle cavità atriali si formano coaguli di sangue che possono andare in circolo e occludere le arterie, provocando, appunto, ictus e altri incidenti cardiovascolari. Per questo la fibrillazione atriale è considerata un importante fattore di rischio per queste patologie e lo confermano i dati: nel 2015 ne hanno sofferto 33,5 milioni di persone sull’intera popolazione mondiale.
Perché le #donne rischiano di più?
Non sono ancora chiare le ragioni che causano il maggior rischio per le donne, ma gli esperti invitano a non sottovalutare questa particolare condizione e a prestare maggiori risorse e attenzioni alla prevenzione e al trattamento della fibrillazione atriale rivolti alla popolazione femminile.
Cosa dicono i giornali
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